“Amadori dovrebbe fare un pò di più per i suoi lavoratori”

Sandro Mariani, presidente della Commissione regionale di vigilanza, ricorda che il gruppo ha ricevuto dalla Regione 9,7 milioni di euro e che conta appena 850 dipendenti a tempo indeterminato sui 2.450 impegnati

TERAMO – “Sto seguendo con grande attenzione lo stato di agitazione proclamato per domani, sabato 1° marzo, davanti allo stabilimento di Mosciano dai sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil unitamente alle Rsu della All Coop, società del Gruppo Amadori – dice il presidente della Commissione regionale di vigilanza, Sandro Mariani -. Quella legata alle trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale è infatti un’annosa vicenda che monitoro da diversi mesi e che desta grande preoccupazione tra sindacati e lavoratori”.

Nei mesi scorsi ho avviato un’interlocuzione diretta con i sindacati di categoria in merito alle condizioni di lavoro ed ai contratti in essere all’interno dell’azienda confrontandomi anche con l’Assessore Regionale alle Attività Produttive Tiziana Magnacca e con il Vice-Presidente Emanuele Imprudente, che ha la delega all’Agricoltura, per capire quanto la Regione Abruzzo stia portando avanti per trovare una risoluzione tra le parti – prosegue Mariani -. In particolare desta forte preoccupazione in report occupazionale che mi è stato fornito dalla Regione visto che, in Abruzzo, le varie società della galassia Amadori contano 2.450 dipendenti di cui appena 850 a tempo indeterminato, mentre gli altri dipendenti sono cosiddetti ‘avventizi’, ovvero lavoratori del settore agricolo assunti a tempo determinato, un numero che ci invita a riflettere tenuto anche conto che, grazie agli ultimi accordi sindacali, dal 2020 al 2024, l’azienda ha stabilizzato appena 300 lavoratori e da qui al 2026 si è impegnata a fare lo stesso con sole ulteriori 80 unità”.

Comprendo le peculiarità di un settore, quello agricolo, in cui si fa largo uso di contratti ‘avventizi’ ed è alto il livello del precariato, ma ritengo che un Gruppo con un tale impatto sul mercato italiano ed europeo ed una presenza così forte in Abruzzo, tanto che dal 2018 ad oggi la Regione gli ha concesso contributi pari a circa 9,7 milioni di euro, possa e debba fare di più per venire incontro alle esigenze di lavoratori e territorio – conclude Sandro Mariani -. Domani farò visita a sindacati e lavoratori in sciopero dinanzi allo stabilimento di Mosciano per portare la mia vicinanza e solidarietà e nel frattempo sto valutando, qualora la situazione di stallo dovesse perdurare, di convocare in Commissione vigilanza le parti per analizzare la situazione ed aprire così un tavolo di confronto a cui tutti i consiglieri regionali potranno dare il proprio fattivo contributo nell’ottica di avvenire alla migliore risoluzione della vicenda”.

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